sabato 7 novembre 2015

al mercato

Stamani decido di accompagnare la cugina di mia madre (piacevole donna sui 50) ad un mercato dal quale mancavo da moltissimo tempo. Doveva comprarsi un paio di cazzate  che poi nemmeno ha trovato, ma credo che per lo più volesse fare una passeggiata. Io a differenza sua che non dovevo comprare una ceppa, compro delle mutande di cui una in pizzo su insistenza della venditrice per farmi provare il prodotto. All'improvviso mi vien da pensare: una mucca con la culotte di pizzo sai che divertimento? per un secondo sono rabbrividita ma poi l'ho fatta inserire nella spesa.
Sicuramente 1,50 euro buttate al vento. E si! buttate proprio poichè io non amo le cose in pizzo perchè mi fanno venire i pruriti, così come non amo i perizoma - nel culo ci preferisco altro non di certo un filo  :)) -  i reggiseni con la cucitura maledetta sul capezzolo, le calze con la cucitura dietro la gamba. Comuque comprato ciò a pochi passi,  la mia parente si tuffa in una bancarella che vendeva pezzi di passate collezioni di  marche come  Guess, Marella, Pianura, Peuterey e altre  tutte ancora prezzati a capogiro.
Premesso che io non tollero tanto lusso poichè c'è infinita povertà nel mondo, mi stanno sul cazzo le persone che pur passandosela bene economicamente finisco per fare queste cadute di stile tra le bancarelle di un mercato rionale, così come mi fanno ridere i bancarellai che pensano che una persona possa sborsare così ai quattro venti 400/300 euro con il dubbio dell'imitazione. Ecco mi chiedo ma perchè tanta gente vuole cosi affannosamente apparire rasentando la cafonaggine e il ridicolo nonchè la vergogna di coscienza alimentando altresì le  grandi multinazionali all'eccesso?
Ovviamente queste ultime vedendo così tanti polli seguire in massa come caproni la moda e tutti omologati da una firma, producono e produco sempre più sfruttando i più deboli.
Purtroppo la stessa gente sa poco e niente sulle dinamiche che porteranno alla fine di merda il mondo.
E non è finita!!! Santiddio vi erano anche dei pellicciotti che se poco poco avevo conferma essere naturali ci sputacchiavo sopra a raffica, poichè la pipì mi era difficile.
Ma che schifo l'essere umano, ma perchè non si strappa la propria pelle e ci si fa dei cappotti?
Comunque la mattinata mi passa così distraendomi a tal punto da non comprare le medicine che mi servivano.
Sono dovuta uscire nel pomeriggio e quella "zoccola" della parafarmacista mi ha proposto mille cose da comprare, pure una confezione di profilattici che lei sa colleziono le scatoline di latta che li contengono. Dovevate vedere la mia faccia.

p.s.
finalmente ho capito di che cellulare si tratta, non ci crederete ma mi scoccia scaricare le applicazioni e sintonizzarlo sulle mie preferenze. Non so  da quanti anni non compravo un telefonino ho sempre riciclato quelli di mio fratello e amici poichè funzionanti. A me non me frega un granchè delle mode quindi va bene tutto che non sappia di eccessivo spreco. Per cui dovrei essere felice, invece no! sono letteralmente infastidita perchè devo capirlo e devo cambiare le mie abitudini. che palleeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!! che strapalleeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!

7 commenti:

  1. Vabbe di questo post preferisco la parte sull'intimo

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  2. > compro delle mutande di cui una in pizzo su insistenza della venditrice

    Anche qui: sviluppare un sano egoismo: anche se a te serve che io compri a me non serve affatto perché quelle mutande di pizzo non mi interessano. No grazie.
    E via.

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  3. Il consumismo è un metodo per cui si induce le persone ad essere spennate e spennatrici in modo che entrino nel sistema di percolazione e concentrazione di risorse e potere ai vertici della piramide sociale e di impoverimento per tutto il reso e di inquinamento ed ecocidio.
    Resistere al consumismo è una delle prime forme di ecologia.

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    1. Resistere al consumismo è una delle prime forme di ecologia.

      non l'avevo mai vista in questi termini...terro' presente.

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Graziedi essere passato/a...
Buona Vita da Magnoli@.