lunedì 31 dicembre 2012

Marìe


Era un’attrazione senza limiti né condizioni,

senza un motivo né una spiegazione. 
Senza ma, né se.

- Haruki Murakami -



E per un attimo cio' che Marìe mi raccontava quasi mi incantava.
Vendersi per campare non mi pareva più del tutto un peccato.
I treni che passano a volte non riesci a fermagli,
altre volte percorri strade dove non trovi passaggi,
i conti si fanno quando si cade nel baratro,
la vita puo' non aiutarti abbastanza.
Vendersi per campare non mi pareva più del tutto un peccato.
Più ascoltavo, più Mariè mi chiariva le idee, tamponando la coscienza,
il sesso puo' essere un'arte, un'idea che salva.
L'uomo paga per sentirsi amato, la donna è pagata se sa amare.
Non è semplice districarsi, non tutte riescono a farlo: Marìe è davvero molto brava.
Marìe dovrebbe essere imitata, gli artisti non vanno sprecati.
A volte ripenso alle sue parole, ricordo le motivazioni, rifletto sulla convenienza.
L'amore si paga non è vero che non si puo' comprare,
ecco cosa mi dico quando d'improvviso mi sovviene Marìe.
La vita è un cumulo di denaro, senza valore e per perfetti avvoltoi.
La vita non è quella che credevo, quando costruivo speranze e sognavo sorrisi.
La vita si sta perdendo e forse io con lei.

domenica 30 dicembre 2012

Il sole sorge regolarmente ogni mattina


 Le persone sono come le vetrate.
Scintillano e brillano quando c'è il sole,
ma quando cala l'oscurità
rivelano la loro bellezza
solo se c'è una luce dentro.

-Elisabeth Kubler Ross-



Il sole sorge regolarmente ogni  mattina,
una parte del mondo assapora i suoi raggi luminosi mentre l'altra parte lo attende con il cuore trepidante.
Questo è quello che accade alla luce dell'anima:
regolarmente sorge ogni mattina ma solo una parte di noi stessi l'assapora consapevole mentre l'altra parte  l'attende preoccupata della non sua esistenza.
La mia Anima è una tipa strana si accoccola consapevole invece solo tra le coperte, quando la notte scende e la vita è ferma. La luce squarcia il buio e per un attimo sospira l'amore.
Poi la mente crolla sotto il peso dei ricordi, degli anni passati e delle future speranze.
E il mattino rischiara la stanza e l'Anima è ormai mascherata.
La vita è così strana, la mia in particolare.
Seguita nel suo divenire, in ogni caso e senza chiedermi su quale strada.
A volte le direzioni sono poche, a volte sono tante, ma come sempre sbagliare non è mai abbastanza.
Perdersi e ritrovarsi, odiarsi e perdonarsi.
Sto sbagliando ancora. Si!! Sto sbagliando.
Percezione di queste ultime notti passate ad ascoltare le sensazioni di gioia e di dolore.
Perseverare mi sembra ormai un'arte, svicolare il mio dono innato.
Ho voglia di perdere il fiato,
di dondolarmi lieve nello spazio.
Il sole sorge regolarmente ogni mattina.....
io percorro ancora la stessa via.

giovedì 20 dicembre 2012

nella bolla di passato

La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee,
ma nel fuggire dalle vecchie.

                                                         * John Maynard Keynes*



                                                                                            Il passato per me è stato sempre un problema,
profondo, insistente, deviante.
Dalle originarie radici nel ventre karmico di mia madre,
a ieri quatidiano confronto con il mio reale.
A volte penso di esservi rinchiusa,
volteggiando in circolo vizioso.
Pare che una strana bolla come di sapone mi contenga e mi riporti indietro,
svicolando questo presente.
Che le esperienze  regresse si riflettano nell'adesso,
non a caso confuso,
non a caso nella paura.
Mi chiedo spesso se quella bolla così lucida nella mia mente: scoppiasse?
E se davvero scappiondo finissi nell'universo e cadendo finalmente  toccassi la terra giusta?
Ma c'è davverro un terreno giusto che accolga i miei semi e faccia crescere frutti veri e saporiti?
Questa è la classica notte delle metafore, dei pensieri e della vita.
Vincere il passato e come lottare contro un drago:
   io ho le armi ma non ho lo scudo e non so diffendermi dalle abitudini.
La mia vita vista dall'alto vira ubriaca, con andamento inadatto:
vorrei solo fendermi nell'aria.

martedì 11 dicembre 2012

i guai dell'amore


Tanto l'amore se passa si fa sentire,
parcheggia dove gli pare,
magari ci cascherà addosso....

da Dimmi di si d


Non so perchè io abbia ripreso a scrivere, di nuovo, ripetendomi spesso come sempre, magari catarticamente è una cura chi puo' saperlo.
Non so cosa sia, che motivo si nasconda dietro ad un tale bisogno, forse è colpa delle delusiosi che si sono affastellate molteplici nel mio cuore e quindi stanche di invadermi dentro voglio vomitarle fuori, lontano.
Ma non saprei, poichè gia' lo feci un tempo senza risultati.
E allora non fermatevi a rileggermi, ad assorbire le mie minuziose malinconie, nessuno puo' cambiarmi il corso della strada, i segnali sono personali per ognuno, tocca a noi rischiare per venirne a capo.
Oggi ho preso di mira l'amore, oh si!!! l'amore cosi' bello, così affascinante così sorprendentemente bastardo anche a volte.
Perchè per anni ti lascia sola, nel silenzio, a sperare, a sognare ,
e poi ti scaglia contro due Anime distanti, per tempo e spazio, per conoscenze e bisogni, senza farti capire piu' niente in quanto c'è solo lui -l'amore- da dare, talmente tanto da dare che lo daresti anche ai cani  che ti aggrediscono se gli pesti la coda.
E' in questo modo che l'amore ti combina guai, quelli che non ti aspettavi e infatti non sai poi come salvarti.
Allora ti arrovelli il cervello, ti aggiri per casa come uno zombie, ti ubriachi ( che non è il mio caso) ti abbandoni strana al solo pensare.
E diventero' pazza benchè abbia anche altro di cui occuparmi,
e diventaranno pazzi gli altri se incomincero' pure a cantare perchè sono stonata.

no, non è semplice




L'ovvio è quello che non si vede mai
finchè qualcuno non lo esprime
con la massima semplicità

Kahlil Gibran, Sabbia e spuma, 1926



Non è che sia così semplice camminare, ahimè! vagare (a volte soli)  in questa vita.
Percepirsi diversa, soffrire per questo,
 piacersi dopo tutto e alla fine proprio per questa unicità incontrollata.
No!! non è semplice:
 vivere in un doppio stato, non sentirsi mai a casa, evitare per una manciata il posto adeguato.
Guardarsi intorno e accorgersi che manca sempre qualcosa,
che la direzione presa puo' forse essere sbagliata
e ancora una volta mancare la fermata adatta.
E riscoprirsi poi, attratta da anime distanti che pare ti appartengano,
ma che in verità percorrono altre strade
o confuse si abbandonano allo scorrere imposto dalla vita,
la stessa  vita che ti fa stare immobile priva del coraggio di cambiarla.
E ancora svegliarsi la notte e non riuscire piu' a dormire,
perchè sembri pronta per cambatterla la battaglia che di giorno vuoi evitare
poichè immensa per la tua forza.
No!! Non è semplice:
 districarsi nelle nuvole del tempo e negli occhi della gente,
 muoversi senza sentirsi essenza, portare di peso un corpo che non dipana la sua luce,
caricarsi di falsi sorrisi, perdersi nella ricerca di un proprio simile
che silenzioso condivida la tua vita.
No!! non è semplice.

sabato 8 dicembre 2012

nell'attesa: tra profezie e vita

Non sono buona ad aspettare.
Aspettare senza sapere è stata la più grande incapacità della mia vita.
Nell’attesa ho avuto lo spazio per costruire enormi impalcature di significato,
e dieci minuti dopo farle crollare, per mia stessa mano.
Poi riprendere da un punto qualunque,
correggere il tiro di qualche centimetro per rendere la costruzione immaginata più solida.
Vederla crollare di nuovo. […]
Io non so aspettare e non voglio farlo,
nell’attesa i mostri prendono forma e si ingigantiscono,
mangiano le ore per crescere e mangiarmi.

Valeria Parrella, Lo spazio bianco



E attendo.....
quel che c'è da fare è aspettare.
questa volta è diverso, davvero non resta che l'attesa.
Il cambiamento sara' qualcosa di radicale, l'umanita' si prepara alla sua grande prova,
io mi preparo alla mia silenziosa prova, tra confronti e rivelazioni.
So di essere a volte inadeguata con le speranze e i pensieri se relazionati alla realtà quotidiana,
a volte sono anche stanca,
spesso addirittura mi illudo che sia solo un passaggio a cui non mi è concesso mancare.
Il vuoto quello perenne che respiro vuole essere riempito, la gioia e' restìa e la malinconia ha sempre da dire.
E' da qualche giorno che sto percorrendo la mia vita in lungo e in largo, tra errori e realizzazioni, tra occasioni e delusioni.
Ecco  mi osservo con distanza e così facendo mi accorgo di quanto c'è ancora da fare senza sapere da dove iniziare e per quale motivo dovrei farlo.
Io in verità vorrei solo essere serena per quel divenire che non vedo e che tanto cerco per me stessa.
E attendo...
poichè nessun vento soffia e nulla si osserva all'orizzonte.


venerdì 30 novembre 2012

un sogno per me

Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei loro sogni.
* E. Roosvelt *


Il mio mondo a volte mi appare confuso, alleggia enorme una nuvola di fumo.
Tutto si ferma.
Io mi fermo, sento solo il battito del cuore e nonostante tutto c'è la vita, ancora.
Raccolgo qualche pezzo di vissuto, sfoglio qualche pagina del passato, faccio confronti e resoconti e mi accorgo che non ci sono sogni. 
Io non ho mai avuto sogni, quelli veri dove ci fosse un senso.
Eh si !! non ci sono stati o forse non sono stata capace di crearli.
E' per questo probabilmente, che pare distante ogni cosa, quasi a non appartenermi, quasi a  non appartenervi.
Bisogna sentirsi in qualche modo sempre parte di qualcosa, anche di un sogno e magari  crescervi dentro se fuori non si trova un posto.
L'attesa è un luogo per sognare che puo' diventare casa per i desideri, nutrimento della speranza e anticamera dei risultati.
E cercando i colori per dipingere un sogno, un sogno per me, ascolto la pioggia, battente, sul tetto e che viene giù.
Tutto tace: è notte, il silenzio accompagna il mio pensar.

martedì 30 ottobre 2012

Dopo tutto


Sia fatta la tua volontà Signore.
Perchè tu conosci la debolezza del cuore dei tuoi figli
e a ciascuno concedi solo il fardello che puo' sopportare.
Che tu comprenda il mio amore,
perchè è l'unica cosa che possiedo realmente,
l'unica cosa che potrò portare con me nell'altra vita.
Fa che esso si mantenga coraggioso, puro e sempre vivo,
malgrado gli abissi e le trappole del mondo.

Paulo Coelho da " Sulle sponde del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto ".



Cammino frettolosa nelle difficoltà quotidiane, quasi a scappare,
quasi a voler consumare la giornata in attesa della sua notte in cui, solitaria, 
sollevata, abbraccio la mia anima in perpetuo suo pregare.
Con quanta forza devo avanzare mi chiedo silenziosa ogni sera, per dipingere un sogno nella mia giornata ormai devastata  da una realtà che non mi aspettavo,
che mi soffoca e che a stento mi fa respirare.
Mi chiedo dove sia quel che mi manca per darmi coraggio, forza e pace.
Come sempre domande assurde le mie, forse, sicuramente, ma chi puo' dirlo se non la vita stessa che invano mi propone cio' che più le conviene senza chiedermi permesso se non che sia obbediente.
Se solo potessi descrivere l'immensa stanchezza che nutre il mio cuore,
l'incommensurabile vuoto che tenta di riempire questa mia anima in pena, lontana da Colui che  la  vuole comunque qui,  in continuo e obbligato vagare.
E' assordante il rumore dei passi del mondo che si insinuano nel mio sentire, passi che vorrei fossero miei, passi miei che vorrei fossero con altri con i quali sostenermi,
poichè cadere dolcemente non fa cosi' male come cadere vorticosamente.
Ritorna il mio sospirare che credevo ormai lontano.
Anelo alla luce che ancora una volta  spegne e non so perchè  i  suoi segnali
non lasciandoli  più sulla mia strada.
Riprendo a cercare  quel qualcosa  che manca e che forse deve ancora essere inventato.
Attendo e segretamente mi impongo di non arrendermi mentre chino il capo e ricado giù.
Di nuovo.Come ogni volta, da sola, senza  imparare,
con il mio cuore che vivere vorrebbe, soltanto, dopo tutto.
Semplicemente,
coloratamente.

domenica 30 settembre 2012

sbalzi di gioia

Sorridi, anche se il tuo cuore soffre
Sorridi, anche se si sta spezzando
Quando ci sono nuvole nel cielo,
“Non ci penserai”
Se sorridi
Attraverso la tua paura ed il tuo dolore
Sorridi e forse domani
vedrai il sole levarsi e splendere
Per te.
Illumina il tuo volto con la gioia
Nascondi ogni traccia di tristezza.
Anche se una lacrima
potrebbe essere sempre così vicina
Questo è il tempo in cui devi continuare a tentare,
Sorridi, che senso ha piangere?
Scoprirai che vale ancora la pena di vivere
Se solo sorridi.

*Charlie Chaplin*


Stamattina ho voglia di sole       
come a primavera,
anche se io amo il freddo e l'inverno,
la neve e la pioggia,
tanto caffè e calda cioccolata
mentre soffusamente mi incanto alla finestra.
Sbalzi di gioia nel mio cuore,
è ritornata: un po’, di nuovo,
nonostante la confusione e la deluione
ormai parte di me da qualche anno.
A modo mio,
riprendo questo mio cammino in un labirinto di emozioni e
sospesa nel vuoto:  io respiro.
Mi faccio spazio tra strane circostanze,
 alcune cercate, altre inaspettate
entrambe rubate a questa vita che mi chiama.



giovedì 27 settembre 2012

cose strane

Due esseri che si amano, soli, isolati dal resto del mondo...
è molto bello!
Ma di che cosa parlerebbero tutto il tempo?
Per quanto spregevole sia il mondo,
essi ne hanno bisogno per potersi parlare.

L'amore mi cerca di notte, la sua idea confonde i miei sogni.
Cose strane che accadono di rado:
una mano che vaga tra le mie gambe, il mio viso che affonda sul cuscino.
Cercavo un uomo che baciasse il mio cuore,
e asciugando le mie lacrime arrivasse alla mia anima.
Giammai tutto questo, a me non è concesso.
E' colpa delle persone sbagliate che i miei occhi hanno incontrato o forse
è' colpa del mio essere inadeguato?
Scorrono impetuosi, affastellati i miei pensieri in cerca di un perchè,
come acqua di una cascata su rocce mai bagnate.
Cose strane di letti solitari.
Ispirazioni mancanti, baci persi nell'aria e il sesso che non basta
che fugge e snervante cosuma pelle inadatta.
E gli eventi si alternano.
E le circostanze manovrano i passi.
Ecco l'amore che si perde nel tempo.
L'amore lontano dalle persone che ami.

domenica 23 settembre 2012

euforia

Sensazione di sollievo, di benessere, il desiderio unico e urgente di vivere,
 insidiosa euforia, dolce pazzia: la rondinella liberata batteva le ali,
pronta a prendere il volo alla scoperta del mondo.
Manela rideva per un nonnulla. [...]
Gildete lasciò posare lo sguardo sul viso di Manela e dietro la vivacità smodata,
dietro la febbre della festa e dell'amoreggiare,
riuscì a cogliere l'animo fermo, la decisione ormai presa
– non c'era dubbio, aveva proclamato l'indipendenza.

*Jorge Amado, Santa Barbara dei Fulmini, traduzione di Elena Grechi, Garzanti*


Ci vorrebbe un pò di euforia in questa complessa vita mia.
Quel sano ottimismo, anche poco, ma pure molto,
capace di alimentare le speranze e la voglia di fare, l'essere e il realizzarsi.
Ritrovare o forse, nel mio caso trovare, quell'opportuno benessere atto a farmi esprimere meravigliosamente come vorrei,
poichè solo pensare non basta a concreatizzare uno stato positivo.
La vita non si ferma, no, non puo'.
Cammina costante, a modo suo.
Non chiede ordini che invece impone quando non si riesce a scegliere una strada
o il passo da fare e, che comunque vada ci costringe ad andare avanti,
a volte pure senza armi,
spesso senza scarpe.
L'entusiasmo è qualcosa che manca, che sto provando a cercare,
alla filosofia rubare, da certune persone imitare.
Mi ci vuole la carica, l'energia giusta a spezzare questo inganno.
Si, mi ci vuole proprio questo: l'energia, benchè la fonte non so dove si trovi.
Euforia, come una pazzia dovrei cercare di farti mia.

venerdì 14 settembre 2012

così

Il sesso cancella fette di vita che uno nemmeno si immagina.
Sarà anche stupido,
ma la gente si stringe con quello strano furore un po' panico
e la vita ne esce stropicciata come un bigliettino stretto in un pugno,
 nascosto con una mossa nervosa di paura.
Un po' per caso,
 un po' per fortuna,
spariscono nelle pieghe di quella vita
appallottolata mozziconi di tempo dolorosi,
o vigliacchi, o mai capiti.
Così.

Castelli di rabbia - Baricco


Ristrutturazione, trasloco, pacchi e cose varie, mi affogano mi chiamano per essere sistemate.
Sbuca improvvisa da un baule consumato un pacco inspettato.. e così,
e così ricordi.
e ancora, sorrisi, delusione.
Un misto di emozioni che tagliano il cuore, bisbigliano alla mente.
Ritorna irrequieto, un pensiero, un odore, una fugace passione: così  cercata, così voluta, immensamente provata.
E il sesso che non ti aspetti, 
e la seduzione che fa da padrona. 
E poi la tempesta...così
con  la nave che va a fondo, distrutta dalle paure, nafragati  da cio' che mancò e da cio' fu troppo.
E la fine, che irrompendo, così e poi violenta, tra lacrime e sofferenza,  in modi diversi, ci destina a isole diverse.
....così.

mercoledì 12 settembre 2012

ho ripreso a scrivere...

Ho ripreso a scrivere per  la mia tesi, argomento ingombrante dei miei discorsi, delle mie giornate.
La mancanza di stimolo è così presente che mi sembra assurdo il mio stesso scrivere e ricercare.
Ho ripreso in verità per non pensare, per non ripetermi negli errori,
per combattere la solitudine della dura lotta all'autostima.
Perchè ogni sofferenza che segna il mio vivere oggi  sia capace
in tempi anche lontani di restituirmi un vero sorriso, così come la delusione di chi non comprende il mio essere sia sconfitta dalla forza dei miei passi in solitario,
giacchè condividersi con le persone giuste è un dono troppo grande per chi non sa nemmeno riconoscerle.
Ho ripreso a scrivere per trovare un senso a cio'
che vuole testardamente restare nel vuoto: la mia realizzazione .
Forse ho capito finalmente che nessuno ti tende la mano se non viene ben ripagato.
Forse c'è un inappropriatezza che aleggia latente nei luoghi e nella vita di certi  altri e che sfiorandomi non mi riempie giustamente di niente, se non di ombre che offuscano peggio la stessa mia stima..
Ho ripreso a scrivere perche' ho bisogno di dimostrarmi che anche nel deserto dell'inadeguatezza in cui mi sembra di galleggiare posso trovare una mia grandezza,
poichè riuscire ad alzarsi senza un bastone che sostiene e la prova in assoluto di una esistenza che conta.
Forse c'è qualcosa di buono nel mio vivere se, nonostante abbia provato a camminare in compagnia ho dovuto ogni volta  cambiare rotta da sola.
Forse c'è qualcosa che non ha significato : le mie paure..
io sto forse ipotizzando di farcela?

lunedì 10 settembre 2012

il miglior tempo

Vivere è sperimentare - non restare immobili a meditare sul senso della vita.
da Aleph di P.Coelho

Forse è questo il vero mio problema: restare immobile nonostante la sete di senso.
A meditare senza mai sperimentare.
Per anni sono rimasta ferma, nascosta, raggomitolata nella mia casa, impaurita, insicura, incapace di alzare la testa e urlare quanto valevo.
Anni, lunghi, aridi di esperienza, passati a sviluppare tecniche, modi, sensazioni, capaci guarirmi, la vita, il cuore.
Di guarire un suo profondo , inaccettato mal di vivere: dove buio, tristezza e inadeguatezza si rotolavano, rincorrevano per chissa quale trofeo.
Notti, tante, trascorse tra lacrime, incapaci di fermare il tempo, a grattarsi la pelle, a dondolarsi su un letto e nelle cui lenzuola nemmeno piu' riconoscevo l'odore certo di me stessa.
Giornate, fredde, ladre, padrone uniche del mio divenire, difficoltoso, incosistente che si sforzava di sbocciare.
Speranze che nascevano.
Speranze che morivano.
Tutte nel cuore ma sempre in conflitto con quella  quotidianita' che a stento respirava.
Ecco, è così che ho perso la predisposizione all'entusiasmo,
a  vivere i giorni secondo le stagioni e cio' che è giusto  secondo gli anni,
bruciando le tappe, senza mai sperimentare.
Ecco, è così che io ho perso il mio miglior tempo. 

giovedì 6 settembre 2012

due in una

Finchè gli occhi si apriranno ogni mattina pur sapendo che G è lontano che A è perso e X forse mi attende non mi resterà che vivere, vedere come andrà a finire.
L'amore come alibi per gestire una vita.
 La verità è invece : Vivere.
Che grande parola.
Probabilmente respirare soltanto, che è quel che basta a non morire fisicamente
poichè dentro a volte ci si spegne molto prima pur vivendo.
Questa è la mia lotta , da sempre il mio scopo:
 sopravvivere a me stessa rimandando l'ultimo respiro.
L'impossibilità di compensare il vuoto e sconfiggere la pigrizia che mi rende perdente
mi sta consumando e, il tempo, che scorre selvaggio
come un cavallo a cui non si possono mettere le briglie, non mi è di aiuto,
per niente, così inarrestabile com'è nel suo avanzare.
I pensieri si sovrastano l'un l'altro, continuamente, confondendo la strada, la reltà che chiama.
Riprendo allora a considerare l'idea di spegnere ogni luce,
giacchè cio' che non illumina per suo scopo è inutile a qualunque occhio persino al proprio.
Spegnere le luci ancora una volta.
Chiudere il sipario, 
buttare giù  il fantasma,
annullare un'ombra (la mia) che silenziosa si distrugge non vedendo mai il  suo sole.
Il vento soffia di nuovo vorticoso sul mio vivere.
Una parte di me è stanca è vuole lasciarsi portare via, violenta, li dove finire.
L'altra parte si oppone, vuol resistere, è speranza.
Mi  ripeto,  affronto cruenti , a volte prodigiosi duelli, contro me stessa:
due facce (sempre le mie) una che ama, l'altra che odia.
Due parti una che tende alla morte, l'altra che aspira alla vita.
Due  complessità  in una sola semplice unità :  ME.

domenica 2 settembre 2012

il canto della lontanza

".....Non si è mai lontani abbastanza per trovarsi. "

Alessandro Baricco, Oceano mare, 1993


So per certo che la lontanza è un'invenzione del corpo: il cuore sa sempre ridurre cio'
che agli occhi pare immenso, inaccettabile e impossibile.
Le Anime fanno un giro strano a volte di anni, spesso nella sofferenza,
raramente in modo semplice.
Vengono messe alla prova tra lacrime e vicissitudini :
Anime che lanciano segnali,
Anime che anelano alla vicinanza.
So per certo che in alcune lontananze si nasconde una fase della vita.
Come una scuola dove imparare o in un fiume dove remare.
Il capitolo piu' duro , la cascata per poi salvarsi.
Il salvarsi per poi ritrovarsi.
So per certo che la lontananza vuole forza, essa sfida la speranza.
Canta un dolore che è grande perchè non sa come realizzarsi.
E' una nota stonata, in una melodia che puo' essere aggraziata
Ma sopratutto è una spada, che impugnata, disegna forse una nuova strada ?

giovedì 30 agosto 2012

rompere la catena

Le persone si accomodano nella vita, spesso, probabilmente quasi sempre.
Si convingono per mancanza di stimoli o per limiti di personalità che certe circostanze si impongono a loro per fortuna o sfortuna, senza accettare che cio' che capita dipende esclusivamente dal proprio volere.
Le paure a mio dire sono le artefici principali degli accomodamenti piu' gravi:
paura di restare soli,
paura di non essere accettati,
paura di non farcela e di non essere all'altezza.
Molte persone diventano aride, vuote incapaci di donare e di donarsi, giacche' la paura stessa mangia l'anima e, alimentando l' incapacità di esprimersi vincola i soggetti a realtà umilianti e degradanti per la dignità, favorendo le dipendenze.
In molti accettano di vivere in gabbia alla mercè delle cose e delle persone, creado alibi per potersi giustificare, sottoponedo la loro psiche a maschere assurde.
Loro non sanno di essere gia' morti e nell'illusione si convingono di vivere, rassegnandosi allo scorrere del tempo che nemmeno li consuma in quanto gli ha gia' mangiati.


Io ho deciso di non vivere piu' cosi'.
La liberta' d'espressione, d'amore, di vita sono impagabili.
Per anni mi sono accomodata,
ora sto pagando e,
questo prezzo  ha un peso maggiore della sensazione che mi porto' all'adattameno stesso.
Voglio essere vivendo, ecco.
Rompere la catena, anche rischiando l'abbandono e la solitudine,
che in verita' tali non sarebbero mai quando il morire vivendo. 
Io voglio che sia il coraggio a seppellirmi dopo avermi benedetta.

lunedì 27 agosto 2012

la danza perfetta.....

Lucas è un personaggio forse un poco o forse niente
Lucas è un amico forse astratto forse reale.
Lucas è ......
un uomo inaspettato,
una persona incontrata,
qualcuno che sa ascoltare,
qualcuno che vuole essere coccolato.
Lucas è......
la sua immagine perfetta, 
che per caso ha incrociato la mia strada tormentata.
Un spirito libero , un'anima in cerca di una casa,
il coraggio che ho sempre cercato.


Le Anime sanno come sempre toccarsi,
come nel silenzio ritrovarsi.
Ieri ho portato con me Lucas,
e i suoi cassetti, leggeri, pesanti
Ho letto il suo narrare gli eventi che permettono di sognare,
ho condiviso un talento che spesso ispira il mio,
ho raccolto applausi,
ho rielaborato speranze, ho giocato con la realta' come  mai credevo di fare,
E' bastato un libro o la lettura stessa,
a rendere un incontro piacevole tra lettori e ascoltatori.
E' bastata una voce, la mia,
uno scritto, il suo e la danza a preso il passo. 
I libri possono farci cambiare rotta, farci ammainare le vele,
nel sogno come nella realtà.
Nulla è mai sprecato, nulla è mai dato per scontato 

                                                                     

martedì 21 agosto 2012

nudista per caso

Anime semplici abitano talvolta corpi complessi.

--Ennio Flaiano, Taccuino del marziano--




Oggi ho deciso di prendere il sole integrale e allora.......
tette al sole.
Ecco in verita' prendere il sole a tinta unita (cosi' adoro definire l'abbronzatura completa) e combattere l'inestetismo visivo del mezzo colore scuro e mezzo colore chiaro è stata sempre la mia fissa.
Sembra assurdo? ma è così.
Il metà e metà l'ho sempre odiato.
Per molti anni infatti mi sono trovata a bandire l'abbronzatura
dal mio sistema di vita proprio per questo.
Le costanti mie seghe mentali sull'imperfezione del corpo mi ha portato a non prendere mai il sole serenamente e come volevo.
In poche parole meglio chiara che bianca e nera.
Il sole nuda era davvero un problema piu' che altro per me stessa,
poi per chi si trovava a guardarmi.
Odiavo le mie forme, non che adesso le ami ma in qualche mondo provo a passarci sopra; 
forse perche' probabilmente il mio cuore e' stanco,
forse perche' la mia mente è satura di ricordi difficili.
Insomma oggi ho fatto la nudista per caso,
 ovviamente dopo aver avvisato i miei vicini felici di ospitarmi nella loro piscina.
La nudista al mare diciamo mi fa un po' senso, mi spiego meglio:  mi da sensazione di sporco e maialata, mista a sguardi che ricercano il pelo superfluo, un culo o anche altro.
Sicuramente anche altro.
Cosa dire io sono una nudista d'eccezione, da privato, da pochi sguardi coraggiosi o indifferenti.
Sembrera' strano ma con tette e culo al naturale mi sono proprio rilassata:
le tortore sono di ottima compagnia come le rondini che virano intorno.
La natura possiede il potere delle vere radici....e il corpo ne riconosce i benefici.