lunedì 31 dicembre 2012

Marìe


Era un’attrazione senza limiti né condizioni,

senza un motivo né una spiegazione. 
Senza ma, né se.

- Haruki Murakami -



E per un attimo cio' che Marìe mi raccontava quasi mi incantava.
Vendersi per campare non mi pareva più del tutto un peccato.
I treni che passano a volte non riesci a fermagli,
altre volte percorri strade dove non trovi passaggi,
i conti si fanno quando si cade nel baratro,
la vita puo' non aiutarti abbastanza.
Vendersi per campare non mi pareva più del tutto un peccato.
Più ascoltavo, più Mariè mi chiariva le idee, tamponando la coscienza,
il sesso puo' essere un'arte, un'idea che salva.
L'uomo paga per sentirsi amato, la donna è pagata se sa amare.
Non è semplice districarsi, non tutte riescono a farlo: Marìe è davvero molto brava.
Marìe dovrebbe essere imitata, gli artisti non vanno sprecati.
A volte ripenso alle sue parole, ricordo le motivazioni, rifletto sulla convenienza.
L'amore si paga non è vero che non si puo' comprare,
ecco cosa mi dico quando d'improvviso mi sovviene Marìe.
La vita è un cumulo di denaro, senza valore e per perfetti avvoltoi.
La vita non è quella che credevo, quando costruivo speranze e sognavo sorrisi.
La vita si sta perdendo e forse io con lei.

domenica 30 dicembre 2012

Il sole sorge regolarmente ogni mattina


 Le persone sono come le vetrate.
Scintillano e brillano quando c'è il sole,
ma quando cala l'oscurità
rivelano la loro bellezza
solo se c'è una luce dentro.

-Elisabeth Kubler Ross-



Il sole sorge regolarmente ogni  mattina,
una parte del mondo assapora i suoi raggi luminosi mentre l'altra parte lo attende con il cuore trepidante.
Questo è quello che accade alla luce dell'anima:
regolarmente sorge ogni mattina ma solo una parte di noi stessi l'assapora consapevole mentre l'altra parte  l'attende preoccupata della non sua esistenza.
La mia Anima è una tipa strana si accoccola consapevole invece solo tra le coperte, quando la notte scende e la vita è ferma. La luce squarcia il buio e per un attimo sospira l'amore.
Poi la mente crolla sotto il peso dei ricordi, degli anni passati e delle future speranze.
E il mattino rischiara la stanza e l'Anima è ormai mascherata.
La vita è così strana, la mia in particolare.
Seguita nel suo divenire, in ogni caso e senza chiedermi su quale strada.
A volte le direzioni sono poche, a volte sono tante, ma come sempre sbagliare non è mai abbastanza.
Perdersi e ritrovarsi, odiarsi e perdonarsi.
Sto sbagliando ancora. Si!! Sto sbagliando.
Percezione di queste ultime notti passate ad ascoltare le sensazioni di gioia e di dolore.
Perseverare mi sembra ormai un'arte, svicolare il mio dono innato.
Ho voglia di perdere il fiato,
di dondolarmi lieve nello spazio.
Il sole sorge regolarmente ogni mattina.....
io percorro ancora la stessa via.

giovedì 20 dicembre 2012

nella bolla di passato

La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee,
ma nel fuggire dalle vecchie.

                                                         * John Maynard Keynes*



                                                                                            Il passato per me è stato sempre un problema,
profondo, insistente, deviante.
Dalle originarie radici nel ventre karmico di mia madre,
a ieri quatidiano confronto con il mio reale.
A volte penso di esservi rinchiusa,
volteggiando in circolo vizioso.
Pare che una strana bolla come di sapone mi contenga e mi riporti indietro,
svicolando questo presente.
Che le esperienze  regresse si riflettano nell'adesso,
non a caso confuso,
non a caso nella paura.
Mi chiedo spesso se quella bolla così lucida nella mia mente: scoppiasse?
E se davvero scappiondo finissi nell'universo e cadendo finalmente  toccassi la terra giusta?
Ma c'è davverro un terreno giusto che accolga i miei semi e faccia crescere frutti veri e saporiti?
Questa è la classica notte delle metafore, dei pensieri e della vita.
Vincere il passato e come lottare contro un drago:
   io ho le armi ma non ho lo scudo e non so diffendermi dalle abitudini.
La mia vita vista dall'alto vira ubriaca, con andamento inadatto:
vorrei solo fendermi nell'aria.

martedì 11 dicembre 2012

i guai dell'amore


Tanto l'amore se passa si fa sentire,
parcheggia dove gli pare,
magari ci cascherà addosso....

da Dimmi di si d


Non so perchè io abbia ripreso a scrivere, di nuovo, ripetendomi spesso come sempre, magari catarticamente è una cura chi puo' saperlo.
Non so cosa sia, che motivo si nasconda dietro ad un tale bisogno, forse è colpa delle delusiosi che si sono affastellate molteplici nel mio cuore e quindi stanche di invadermi dentro voglio vomitarle fuori, lontano.
Ma non saprei, poichè gia' lo feci un tempo senza risultati.
E allora non fermatevi a rileggermi, ad assorbire le mie minuziose malinconie, nessuno puo' cambiarmi il corso della strada, i segnali sono personali per ognuno, tocca a noi rischiare per venirne a capo.
Oggi ho preso di mira l'amore, oh si!!! l'amore cosi' bello, così affascinante così sorprendentemente bastardo anche a volte.
Perchè per anni ti lascia sola, nel silenzio, a sperare, a sognare ,
e poi ti scaglia contro due Anime distanti, per tempo e spazio, per conoscenze e bisogni, senza farti capire piu' niente in quanto c'è solo lui -l'amore- da dare, talmente tanto da dare che lo daresti anche ai cani  che ti aggrediscono se gli pesti la coda.
E' in questo modo che l'amore ti combina guai, quelli che non ti aspettavi e infatti non sai poi come salvarti.
Allora ti arrovelli il cervello, ti aggiri per casa come uno zombie, ti ubriachi ( che non è il mio caso) ti abbandoni strana al solo pensare.
E diventero' pazza benchè abbia anche altro di cui occuparmi,
e diventaranno pazzi gli altri se incomincero' pure a cantare perchè sono stonata.

no, non è semplice




L'ovvio è quello che non si vede mai
finchè qualcuno non lo esprime
con la massima semplicità

Kahlil Gibran, Sabbia e spuma, 1926



Non è che sia così semplice camminare, ahimè! vagare (a volte soli)  in questa vita.
Percepirsi diversa, soffrire per questo,
 piacersi dopo tutto e alla fine proprio per questa unicità incontrollata.
No!! non è semplice:
 vivere in un doppio stato, non sentirsi mai a casa, evitare per una manciata il posto adeguato.
Guardarsi intorno e accorgersi che manca sempre qualcosa,
che la direzione presa puo' forse essere sbagliata
e ancora una volta mancare la fermata adatta.
E riscoprirsi poi, attratta da anime distanti che pare ti appartengano,
ma che in verità percorrono altre strade
o confuse si abbandonano allo scorrere imposto dalla vita,
la stessa  vita che ti fa stare immobile priva del coraggio di cambiarla.
E ancora svegliarsi la notte e non riuscire piu' a dormire,
perchè sembri pronta per cambatterla la battaglia che di giorno vuoi evitare
poichè immensa per la tua forza.
No!! Non è semplice:
 districarsi nelle nuvole del tempo e negli occhi della gente,
 muoversi senza sentirsi essenza, portare di peso un corpo che non dipana la sua luce,
caricarsi di falsi sorrisi, perdersi nella ricerca di un proprio simile
che silenzioso condivida la tua vita.
No!! non è semplice.

sabato 8 dicembre 2012

nell'attesa: tra profezie e vita

Non sono buona ad aspettare.
Aspettare senza sapere è stata la più grande incapacità della mia vita.
Nell’attesa ho avuto lo spazio per costruire enormi impalcature di significato,
e dieci minuti dopo farle crollare, per mia stessa mano.
Poi riprendere da un punto qualunque,
correggere il tiro di qualche centimetro per rendere la costruzione immaginata più solida.
Vederla crollare di nuovo. […]
Io non so aspettare e non voglio farlo,
nell’attesa i mostri prendono forma e si ingigantiscono,
mangiano le ore per crescere e mangiarmi.

Valeria Parrella, Lo spazio bianco



E attendo.....
quel che c'è da fare è aspettare.
questa volta è diverso, davvero non resta che l'attesa.
Il cambiamento sara' qualcosa di radicale, l'umanita' si prepara alla sua grande prova,
io mi preparo alla mia silenziosa prova, tra confronti e rivelazioni.
So di essere a volte inadeguata con le speranze e i pensieri se relazionati alla realtà quotidiana,
a volte sono anche stanca,
spesso addirittura mi illudo che sia solo un passaggio a cui non mi è concesso mancare.
Il vuoto quello perenne che respiro vuole essere riempito, la gioia e' restìa e la malinconia ha sempre da dire.
E' da qualche giorno che sto percorrendo la mia vita in lungo e in largo, tra errori e realizzazioni, tra occasioni e delusioni.
Ecco  mi osservo con distanza e così facendo mi accorgo di quanto c'è ancora da fare senza sapere da dove iniziare e per quale motivo dovrei farlo.
Io in verità vorrei solo essere serena per quel divenire che non vedo e che tanto cerco per me stessa.
E attendo...
poichè nessun vento soffia e nulla si osserva all'orizzonte.