giovedì 9 febbraio 2017

27/365 :risposte

Nella mia banalissima vita di sicuro una cosa l'ho imparata: a rispondere chiaramente ad una domanda, ad una richiesta.

Si,
No,
Si....se
No...se.

Dove il se indica per me una condizione che detto per ottenere la risposta.
Orbene se al contrario e da gnorri, mi si risponde in maniera inconcludente, andando a cercare virgole, punti e pulci sul perché, per come della mia domanda rimpizzandomi di ulteriori altre domande per poter dedurre che risposta darmi...io sta gente la mando a cagare.
Per me è come non aver mai detto.
A ciò si lega la mia più totale non curanza del soggetto, se dopo qualche tempo mi si vien a rispondere o ha chiedere cosa ho concluso, quando io ho pure dimenticato la domanda o mi sono trovata la soluzione.

https://www.youtube.com/watch?v=5xQOAIIoBEU

21 commenti:

  1. A volte, anzi un sacco di volte, la chiarezza, la sicurezza, possono venir scambiate per spavalderia o addirittura scortesia, eccessivo trincerarsi sulle proprie posizioni, scarsa attitudine all'apertura, all'ascolto, alla mediazione.
    E non sto mettendo le mani avanti. ;)

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    1. In parte Condivo...ma una risposta per correttezza bisognerebbe sempre darla....anche a dire una bugia.

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  2. Detesto anch'io la mancanza di chiarezza. Ma tante volte conviene (alla controparte) essere poco chiari.

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    1. Per me con i numeri è più facile. Carta, matita e mi spieghi in maniera convincente da dove cazzo viene un numero. Non so se può tornarti utile col tipo, eh. Magari l'unico numero che ti spiega è il 69 :)

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  3. E certo Lorenzo le persone hanno la sfera magica per sapere che a quella domanda un'altra persona non vuole o non può rispondere.
    Si chiama domanda proprio perché può ottere risposta.

    Ma cosa scrivi.... Ma che commento è ?
    Se alla tua domanda a me su dove sono, io avrei fatto il giro del mondo per risponderti tu avresti scritto un commento sulla mia inutilità, immaturità, ecc.ecc. degno di un trattato.

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    1. Su di dove sono come paese intendevo.

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    2. Mi pare logico che a un bimbo io non chieda chi sia la candidata all'Eliseo e che ad un adulto non chieda sai chi è Hello kitty.
      Non faccio domande dopo essermi poppata (drogata).
      Così come un bambino cresciuto con criterio non mi risponde i dinosauri, o cmq se lo farebbe io so che è un bambino.

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    3. Pippata uguale drogata dalle mie parti.

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    4. Quindi Lorenzo se scrivo un post cosi ho avuto a che fare con un adulto.

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    5. Riepilogando: ci sono persone che a domanda o non sanno la risposta e non te la danno, o la sanno e te la danno, o la sanno ma non te la vogliono dare, o non la sanno, ma volendotela dare comunque, cercano di incastrarti con una balla.
      A corollario ci sono quelli che fanno la domanda e che vogliono sentire una risposta esaustiva e plausibile, oppure una accomodante e conciliante, oppure non si aspettano una risposta perché la domanda era difficilissima, o ancora hanno una paura fottuta della risposta perché farebbe crollare tutto il castello delle proprie convinzioni.
      Minchia che problema fa' du chiacchiere...

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    6. Io quando chiacchiero comunque mi offro, e accetto l'interlocutore per intero, specialmente quando me lo vado a cercare poi, proprio che concedo una ulteriore apertura di credito. Poi il tempo ti fa capire sempre. In un modo o nell'altro..

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  4. Chiedere è lecito, rispondere è cortesia! :D

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  5. Oppure chi risponde appartiene all'insieme delle persone che rispondono solo con risposte cui non può essere assegnato un valore di "vero" o "falso" all'interno del sistema di assiomi esistente (e quindi sono usabili come generatori di assiomi: Gödel ne sarebbe felice)

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  6. Beh dai.... non sei così strana :)

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Graziedi essere passato/a...
Buona Vita da Magnoli@.