giovedì 14 gennaio 2016

Page 14: alberghetto

Ero veramente positiva stamattina, mi sono svegliata di buon'ora per non dimenticare nulla.
Il viaggio è stato perfetto, ovviamente organizzato da me, mentre l'arrivo in stazione nordica mi ha ricordato qualcuno di voi che scrive molto di immigrazione. Un'immigrato o cosa simile un po' brillo ha cercato di chiedermi informazione, ma io ho tirato dritto pensandovi.
È la volta del taxi - chissà che avrà pensato quel povero uomo sessantenne visto dove gli ho chiesto di portarmi- e quindi l'albergo.
L'albergo ovvero hotel con l'h (giusto cielo),  è stato il  frutto di un essermi fatta fare un piacere da conoscente, con risultato zona mignotte a detta di un amico. Nemmeno a dirlo pentimento in tronco di non aver fatto come mi diceva la testa fin dall'inizio e aver disdetto molto di meglio.
Ora sono in questa stanzina che ha un odore di non so che di preciso e non riesco nemmeno ad usare il bagno. Dormirò vestita, ormai l'idea che prima di me ci siano stati certi soggetti mi fa troppo schifo, domani mattina mi laverò con amuchina quella che rimarrà dall'uso costante che ne farò adesso, stasera, stanotte. Nemmeno a Tirana che la dice lunga sulla pulizia mi ha fatto aver questa sensazione di disgusto. E se lo sapesse il mio ex mi frusterebbe come gli arabi.
In ogni caso non riesco più a concentrarmi sul perché sono qui.


5 commenti:

Graziedi essere passato/a...
Buona Vita da Magnoli@.