Erano anni che non mi sentivo così male, delusa, rifiutata da un mondo a cui cerco di appartenere follemente. Questa orrenda sensazione di disgusto che si è appropriata dei miei sensi negli ultimi tre giorni mi confonde, mi fa rimbalzare su me stessa, sulle mie scelte e sulla mia vita, senza freno, pausa, tregua. Ormai mi faccio deliberatamente male e lo faccio nel modo più bastardo che conosco: il cibo.
Non ho controllo sui miei pensieri, non ho controllo sulle mie azioni, non controllo sulla mia bocca: sento che precipito in una voragine che mi farà scoppiare.
E' passato molto tempo dall'ultimo desiderio di starmene chiusa nella mia stanza, in silenzio, lontana da tutto e da tutti, ma ora non posso ho cose, tante cose da fare prima della partenza da non potermi permettere momenti seppur giusti di depressione. Sono in uno stato innaturale in cui non mi riconosco e in cui devo forzarmi di essere ciò che non sono: odio quindi uscire di casa, odio sbandierare un sorriso che non mio e che silenzioso mi consuma. Odio.
Punto. Odio.
Sto cercando un capro espiatorio a cui addossare le colpe dei miei fallimenti, ma non lo trovo , non esiste, poichè è in me tutto questo male. Mi percepisco a pezzi, a metà. Mi sento una palla di gomma che qualcuno lancia e incontrollata sbatte ovunque senza mai arrivare al posto giusto.
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Graziedi essere passato/a...
Buona Vita da Magnoli@.