lunedì 19 gennaio 2015

diciamo

ore 21:30

Diciamo che la giornata è finita nella noia mortale, un amico mi ha tenuto compagnia per po', sebbene non sia stato giusto macchiargli una giornata buona con tanto grigio dei miei pensieri.
Diciamo che domani arriva finalmente il titolare stronzo e sembra quasi non fregarmene più di tanto; oggi ho avuto l'ennesima conferma del grande culo che hanno certe persone come lui e dell'inesistente culo delle persone come me. Quando le cose risultano cosi' palesi, quindi,  davanti ai miei occhi non c'è speranza alcuna di miglioramento. Io mi rialzo con serie difficoltà, io rinuncio con molta semplicità.
Chi non ha culo fisicamente, non attira culo come fortuna.
Ecco mi rotolo nel mio niente. Amen.
Vado a legarmi a letto sperando di dormire.

ore 14:30

Come volevasi dimostrare la giornata è  penosa, piove e l'acqua l'ho presa tutta io tra commissioni varie che ho dovuto togliermi dalle balle.
Diciamo che mi sono solo distratta, ma resta di fatto che mi sento uno schifo: assurdo non riuscire a trovare stimolo per sorridere senza sforzi.
Ho voglia di stare sotto le coperte a vomitare silenziosa il mio dolore: porca miseria io mi sento davvero spezzata, ridotta a due metà.
Due metà che si rincorrono senza trovarsi mai: la mia Anima e me.
Cammino solitario: il mio.

ore11:30

Diciamo che mi sto adattando, ma non è che poi sto così bene,
diciamo che l'organizzazione del lavoro è inesistente  e per questo sono sempre nervosa, 
diciamo che l'organizzazione di quella che è la mia vita privata non è altro che pura sopravvivenza e questo mi destabilizza,
diciamo che la voglia di essere normale e' così tanta che mi sento decisamente una disadattata
Potremmo dire ancora tante altra cose io e il mio me ma ci limitiamo per non appesantirci ulteriormente la giornata, che già dal tempo non si prospetta una delle migliori.


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Buona Vita da Magnoli@.