domenica 19 agosto 2012

il mio andare e il mio venire

...Io la sento nei piedi la vita, nel va e vieni di ogni giorno.

* G. Carcasi *


Il silenzio dolce della sera non calma la mia Anima in perpetua agitazione su questa terra.
Indecifrabili bisbigli di animali di cui non so capire nè razza e nè provenienza ( a parte una cicala sull'abete a me vicino), tentano ma senza risultati di distrarmi alle bellezze notturne della natura.
Sono presa da un marcato senso di sconforto o forse vuoto misto a inutilità,
piu' che altro sensazioni, notevolmente palpabili stasera,  benchè  per lo piu' sempre presenti nella mia vita.
Sento  i miei passi, essi vanno e vengono, vivono o meglio sopravvivono a questa vita.
Scalano monti troppo alti fermandosi a metà,
ma anche precipitano a valle, spesso e incautamente senza un freno.
Ballano frettolosi di ubriaca illusione,
sostano solitari  per orientarsi e osservare.
Certo che li sento i miei passi, tutti giorni, tutte le ore.
Li sento persino quando dormo, quando furtivamente  mi chiedo come facciano a farmi fermare,  su strade che ogni volta sono quelle  inopportune, inatte, impraticabili.
E così complesso districarsi tra l'erba alta, i campi di grano  e le immense praterie se il territorio non è quello giusto, quello adatto, insomma,  quello che sai a pelle essere tuo.
E continuo a sentirla anche adesso mentre scrivo questa vita che va.....
....va essa, mentre non riesco a fermarla e farla mia,
assorta a rincorrere cosa non so che,
e che, cosi', estraneamente distaccandosi  vola via . 

13 commenti:

  1. Se conosci il sentiero che ti conduce dove vuoi arrivare imboccalo...

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    1. questo è il problema ....
      non sono sicura di saperlo :-(

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  2. Magnoli@....rincorriamo la felicità e apprezziamo la quotidianità, la vita va' vissuta cercando di viverla al meglio. Buona giornata!

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    1. io sto rincorrendo la serenita' con me stessa...
      attualmente la mia quotidianita' non mi aiuta purtroppo.
      ciao cara,

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  3. E' un senso di inutilità che ogni tanto prende tutti. I "perché" della vita che si accavallano, senza risposte, non aiutano a vedere un po' di luce. I passi che 'vanno e vengono', con il passar degli anni diventeranno più grevi, ne sentirai tutto il peso, e vedrai bene la direzione del loro cammino: 'vanno' soltanto, non 'vengono' più.
    Finché lo fanno, l'andare e il venire di questi passi, lasciali fare; sarà il tempo a metter loro la briglia, e allora ricorderai, forse rimpiangerai, questa loro attuale libertà.
    Ciao, buona domenica.

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    1. sono costretta a lasciarli fare, non ho armi attualmente per cambiare rotta,forse posso solo immaginarla per non perdere le speranze...che come si sa sono le ultime a morire.
      con il tempo non sono mai andata d'accordo...
      e se tutto dipende davvero dal tempo io non mi sento al sicuro...
      buon tutto gatto^_^

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  4. i nuovi sentieri spaventano,ma pian piano i nostri piedi li conosceranno e sapranno camminarci "ad occhi chiusi". Alle volte si inciampa più lungo il cammino che si pensa di conoscere..In quello sconosciuto,nuovo,siamo più cauti,più attenti,ricettivi..e riusciamo a cogliere più cose.Il cammino che conosciamo ci dà sicurezza, tranquillità, sappiamo addentrarvici bene e con naturalezza.Ma ha la pecca di toglierci il nuovo,l'inesplorato,di tendere l'orecchio a nuovi suoni,di volgere gli occhi a nuove visioni..Ecco,possiamo provare a farlo anche camminando su sentieri noti,basta cambiare il modo di camminare: non dando per scontato.Così potremmo non dover abbandonare la sicurezza e nello stesso tempo addentrarci in un qualcosa di nuovo..Ad ogni modo, alle volte credo che nessuno trovi la strada da seguire,nella propria vita,perchè,semplicemente,ce n'è più di una..poi ci sono bivi..ci sono soste..ci sono smottamenti..Possiamo però scegliere,di volta in volta,come camminarvi.Di volta in volta perchè non credo nella staticità delle scelte. Dobbiamo adattarle alla vita che cambia e al nostro cambiamento interiore.

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  5. hai ragione Ele....
    cio'che scrivi è verissimo...
    solo che a volte è difficile accettare..
    ciao carissima.

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    1. Magnolia cara...su quanto sia difficile accettare non sai quanto ti capisco..Quel che ho scritto nel commento lo ripeto,o meglio provo a ripeterlo,a me stessa di continuo.Proprio perchè faccio fatica ad accettare: i cambiamenti, la strada percorsa finora che ha dato pochi frutti, le difficoltà, gli imprevisti..Tutto. Allora, provo a rimanere nella strada intrapresa, proseguire così,perchè mi dà sicurezza,ma rimanervi cambiando il modo di esserci.Così provo a far fruttare la strada intrapresa,pur essendo "vecchia".:-)Beh,alle volte ci riesco..altre,più volte, no.Però ci provo..:-)Baci!

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    2. io non ho ancora intrapreso nessuna strada nonostante sembrerebbe il contrario..questo resta il mio grande problema....
      ti abbraccio cara a presto

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  6. E' bravissima, Giulia, mi ritrovo spesso anch'io nelle sue parole, e dire che potrebbe essere mia figlia..:-)

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  7. Io mi ci riconosco un po'. Devo dire che seguo i miei passi, nel senso che finalmente lascio che sia l'istinto a suggerire la direzione. All'inizio pensavo che sarebbe stato un disastro..ora mi sono resa conto che il disastro c'era quando puntavo i piedi e mi rifiutavo di camminare.Cerco di rimanere aperta e, riferendomi al post più sopra...faccio la "nudista d'anima", si sta benissimo se si segue la propria natura..
    Grazie per essere passata da me ed aver lasciato parole gentili.

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    1. io ancora non riesco a seguire il mio istinto e punto fortemente ancora i miei piedi ormai stanchi...
      grazie e benvenuta un abbraccio.
      in merito alle parle del tuo blog .....io scrivo sempre cio' che penso e sento ^__^

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Graziedi essere passato/a...
Buona Vita da Magnoli@.