martedì 3 gennaio 2017

1/365 : nuovi km nell'etere e non

Il mio primo post del nuovo anno,
ma io sono sempre uguale, folle, malinconica, triste, e poi armoniosa e poi passionale e poi mille altre cose ancora.

La notte del primo alla fine sono uscita contro ogni pronostico, decidendo così di andare controcorrente ai molti anni in cui il letto e i pensieri malinconici  erano la scelta prioritaria come benvenuto all'anno nuovo.

Il giorno del primo ho pero' declinato un invito lì dove potevo incontrare soggetti maschili americani, sono molto vulnerabile in questo periodo nonchè in difficoltà di lingua che non mi decido a sanare.

La tarda sera del due attacco maledettamente bottone in chat con un tipo recentemente conosciuto, con una strana sensazione di volerlo sedurre pur sapendo di non doverlo fare. E quando l'anno inizia così io commetto regolarmente errori.

Nella notte del tre ovvero adesso mi sento sola invece.
Una sorta di panico sottile fluisce nelle vene. E che non voglio più sbagliare, ma giuro che non so da dove iniziare. Mi pesa questo stato del mio essere senza un suo senso almeno in parte delineato. Facile a mille timori. Dove le persone distanti sono quelle che più mi mancano e quelle vicine invece mi destabilizzano.
E che mi manca sentirmi sopratutto normale, a volte vorrei proprio esserlo sebbene la mia natura di donna diversa, nello spazio e nel tempo che vivo, irrompe facilmente su ogni cosa, pensieo, scelta, riflessione, passione.
Mi chiedo cosa ne sarà di me nei prossimi 362 giorni avvenire, semmai sarò capace di riscattarmi,
di rimodellare i miei pensieri in luce fulgida abbandonando le tenebre che mi porto dietro ormai da anni: che Dio voglia tenermi un po' di luce in questo buio.

https://www.youtube.com/watch?v=CxuHNdIiE90

10 commenti:

  1. Cara Magnolia, il nuovo anno è iniziato con il mese di gennaio, speriamo che già ora si possa notare che qualcosa cambi!!!
    Tomaso

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  2. Credo che ne potrai fare di cotte e di crude. Hai un mondo davanti. E non porsi limiti facilita le scelte. Quando inizi a piantarti paletti e darti "regolate", ecco che limiti il raggio di azione. E l'unica cosa che bisogna sapere di se stessi, è se sia il caso di confinare la nostra voglia di fare casino, o semplicemente vivere.
    Ammetto che non è semplice. Io ancora non l'ho capito cosa preferisco. Pensa un po' se posso dare consigli agli altri... buon 2017 comunque... ovunque voglia portarti...

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  3. vabbè, niente di nuovo allora mannaggia a te !

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  4. La vita ci riserva sempre un sorriso, bisogna saper attendere.
    Buon anno SEMPLICEMENTE MERAVIGLIOSO
    Maurizio

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  5. Risposte
    1. Io so stare da sola, ma in verità certe anime ne hanno bisogno poiche' consente un ampio raggio di conoscenza di se stesdi e di esperienza in genere.

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  6. ma io sono sempre uguale, folle, malinconica, triste, e poi armoniosa e poi passionale e poi mille altre cose ancora.

    In una parola : sei molto femmina.

    La notte del primo alla fine sono uscita contro ogni pronostico, decidendo così di andare controcorrente ai molti anni in cui il letto e i pensieri malinconici erano la scelta prioritaria come benvenuto all'anno nuovo.

    Ti dirò che io no, ho fatto come tutti gli ultimi anni : a letto presto e chissenefrega dei botti.

    nonchè in difficoltà di lingua che non mi decido a sanare.

    Pure io devo migliorare l'inglese parlato.

    pur sapendo di non doverlo fare.

    E perché no ?
    Le pulsioni vanno gestite, non represse.

    Mi pesa questo stato del mio essere senza un suo senso almeno in parte delineato.

    Ma sarebbe un errore, e molto grave, tracciare linee forzate tanto per avere una qualsiasi struttura ( che sarebbe costrittiva e insalubre, dannosa ).

    Dove le persone distanti sono quelle che più mi mancano e quelle vicine invece mi destabilizzano.

    Uno stato comune alle persone molto sensibili e introspettive, che ''sentono'' gli altri;
    hai bisogno di un tuo spazio codificato secondo certi parametri, secondo me è ''normale'' e non c'è da preoccuparsi.

    E che mi manca sentirmi sopratutto normale

    E come diavolo potresti/potremmo sentirti/ci ''normale''/''normali'' = omologata/omologati ?
    Cioè uguale/i a tutti gli ''altri'' ?
    Svuotandoti/ci dei contenuti ( e dell'oscurità ), divenendo vuota/i.
    No ...
    non è la strada giusta, bisogna esercitare una grande pazienza e tolleranza verso noi stessi, e, molto lentamente, le ombre si diraderanno.

    { bella la canzone di Ruggeri, uno dei suoi pezzi migliori }.

    ===

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Buona Vita da Magnoli@.