lunedì 3 ottobre 2016

Page 123: la mia ricerca oltre il peccato

In tutta (ma non molta) la mia vita amorosa, sentimentale e passionale, ho amato, desiderato e fatto cose sconce con uomini più grandi. Cose del tipo che il cervello, la sicurezza, le sperimentazioni, il dare un senso lí dove altre donne senso non portavano piu' erano (e forse ancora sono) tentazioni, voglie e quant'altro.
Sarei dunque giudicata male per questo mio intendere l'unione con l'altro sesso?
Per molti sbaglio, sono deviata e rasento la zoccolaggine.
Per qualcuno sono peccatrice,
per me stessa distribuiscono amore (piacere) li dove manca, li dove è mancato.
Sarei dunque giudicata ancora se decidessi di uscire fuori da questo binario e procedere verso qualcuno piu' giovane del solito che nel suo essere come me incarna il cervello, la passione e ogni tipo di tentazione come oltrepassare (di nuovo ) qualcuno che già lo possiede?

Non sono sfacciata ma solo desiderosa di unirmi ad essenze simili alla mia.
Non mi sono mai accontentata della materia in se, della sistemazione in se.
Ho sempre cercato l'essenza, l'uomo che entrasse nei miei occhi, nel mio respiro prima ancora che nella mia carne.

Sarei dunque giudicata per tutto ciò?
Probabilmente si!

18 commenti:

  1. La vita sentimentale che conduci è cosa tua. Gli altri pensano quello che vogliono. A te cosa interessa?

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  2. ma sei scema? ma che robe sconce puoi aver mai fatto??????????? ma smettilaaaaaaa!!!!!!!!!!! :-)

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  3. "Non sono sfacciata ma solo desiderosa di unirmi ad essenze simili alla mia.
    Non mi sono mai accontentata della materia in se, della sistemazione in se.
    Ho sempre cercato l'essenza, l'uomo che entrasse nei miei occhi, nel mio respiro prima ancora che nella mia carne".

    Mi sembra ben fatto.

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  4. Chi è senza peccato, scagli la prima pietra!!!
    Tomaso

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  5. Eppure mi ricordi una blogger che ho avuto modo di leggere tempo fa...stessi pensieri, stesse sensazioni, stesse attese ecc. Allora che dire su un post come questo molto intimo, molto personale...Mi ricorda l'immagine che si riflette allo specchio e con l'immagine di se stessi, e ci si confronta con la propria intimità, identità...Penso che solo tu potrai trovare il bandolo della tua matassa...che solo tu hai il diritto-dovere di dare un giudizio sulla tua quotidianità. Insomma, ciò che sceglierai di fare sarà solo una tua scelta, il tuo eros che ti guiderà. IL resto, credimi, è solo ansie che si generano come cavalli impazziti, ma che cercano, tuttavia il proprio condottiero.

    Un caro abbraccio.

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  6. Non si tratta di sensi di colpa (e parlo a ragion veduta e casini a palate), ma di capire se ci stiamo soddisfacendo a ragion veduta, oppure tiriamo avanti in un'ebbrezza che acceca. Costruiamo capecchiette di piccole soddisfazioni che crollano alla minima scossa di autorevisione.
    Se guardiamo solo avanti ok. Se vogliamo donarci la possibilità di voltarci a guardare cosa lasciamo. Forse c'è da pensare un attimo.

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    1. Penso di aver lasciato cose buone per gli altri, ma per me no!

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    2. Sai donarti ma gli altri non fanno altrettanto con te.

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  7. Lascia perdere il giudizio degli altri. Pensa, invece, al giudizio che tu dai a te stessa per le cose che hai fatto e vissuto. Errori e sciocchezze (inevitabili) inclusi.

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Buona Vita da Magnoli@.