mercoledì 8 aprile 2015

non riesco a dare un titolo a questo post

La mancanza di  lavoro sta diventando il mio cruccio più grande.
Sono paralizzata incapace di muovermi, mi sembra di essere priva di un'ala, impossibilitata a volare.
Un gabbiano con un'ala vive poco, non vive proprio.
Che sia solo il respiro la constatazione della mia vita è ormai palese, quanto meno per me: gli altri percepiscono poco e io penso spesso che avrei avuto un perfetta carriera di attrice.
Delusa per molti versi, da me stessa e da altri cerco di starmene buona sopportando anche cio' che non mi appartiene.
Sembrerà strano, ma mi piace vedere gente felice nonostante il mio mondo sia grigio, mi piace sapere che qualcuno riesca a salvarsi. Non sono egoista di natura, credo nella benevolenza del Creatore sebbene sia difficile riconoscerla per me.

Oggi sono raffreddata, ho un forte mal di gola, brividi e freddo, ma vorrei sempre vedere il mare.
Forse aver voglia di vedere sempre il mare è sintomo di qualche estraneità al mondo, alla vita stessa,
forse è il sintomo inarrestabile di un'esistenza che si è persa.
  

4 commenti:

  1. Titolo io e il mare...leggi la poesia di Baudelair L'uomo e il mare capirai perché lo ami e perché molti lo amano.
    In bocca al lupo..

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  2. Sei buona. Questa e' una bella cosa :-)

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    Risposte
    1. la bontà non basta in questa vita,Gio.
      la bonta' è spesso un problema, almeno per me.

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Graziedi essere passato/a...
Buona Vita da Magnoli@.