venerdì 24 aprile 2015

ipotetiche riflessioni

Cos' è che spinge due persone talvolta anche molto diverse tra loro, negli interessi e nella concezione della vita a tentare di diventare un solo essere?
Ad unirsi, a condividersi, addirittura a sposarsi?
E' l'irrefrenabile paura della solitudine?
L'incalzante idea di sistemazione secondo le convenzioni sociali?
O l'inconfutabile inclinazione all'amore profondo e passionale?
Insomma quale verità, quale come e perché si annida veramente negli animi delle persone che decidono di convogliare sullo stesso binario le loro vite?
Con quale grado di giudizio o metro di valutazione si uniscono mi chiedo?
Se mi volto e guardo la società per lo più  vedo coppie infelici, incapaci di soffrire insieme, di affrontare la vita comunemente.
Mi vien il sospetto che non vi sia il giusto rispetto per l'altrui persona diversa da se stessi e che non vi sia abbastanza amore così da accettare ciò che ognuno semplicemente E'. Così come mi sovviene  il nutrire morbosi pensieri sui cambiamenti caratteriali o sulle debolezze degli animi.
O come stabilire che le tappe del divenire della propria relazione debbano essere per tutti uguali come una norma che se non rispettata crea panico.
O ancora fare della quotidianità un'amministrazione solo economica riflessa in falsi sentimenti amorevoli, nonché sputarsi addosso per limiti tardamente conosciuti.
Potrebbero essere questi i motivi piu' significativi della tristezza, della monotonia e dei mille litigi di molte coppie.
Quante cose osservano i miei occhi su persone vicine e lontane?
Ma che vivere è?
Molte educazioni arretrate e rigide, infinite paure di non appartenere alla massa e altresì tante annoiate menti prive di stimoli e frustrazioni di vita non vissuta e non realizzata, possono trasformare l'amore nella sua piu' alta espressione nel banale, seppur per molti vitale,soddisfacimento di bisogni psicologici e sociali, andando in alcuni casi oltre ogni senso di dignità umano e materiale.
Ipotetiche riflessioni certo, ma almeno non chiamiamolo amore.

5 commenti:

  1. Io non l'ho ancora capito.

    Mi hai fatto tornare alla mente un episodio di tanti anni fa.
    Ero ad una festa di Natale, organizzata con la consueta opulenza dal Dipartimento, e l'alcol scorreva a fiumi (ma non nelle mie vene, che' sono astemio).
    Un tizio che conoscevo assai superficialmente, gia' brillo ed allegro, mi racconto' dell'amore della sua vita, che viveva a Bologna, e che magari un giorno avrebbe potuto raggiungere.
    Oh, come l'amava ... non l'avresti creduto possibile per quel ragazzo all'apparenza un po' mediocre, un po' scontato.
    Ero felice per lui quella notte.
    Nel frattempo a quanto pare si stava facendo la collega d'ufficio, una ragazza bellissima, che rimase incinta nel giro di pochi mesi.
    Si sposarono come Dio comanda.

    Io odio l'umanita', ed amo follemente l'individuo che se ne libera.

    Ciao Magnolia :-)

    Gio

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    1. aspiro ad essere l'individuo che se ne libera.

      Ciao ^_^

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    2. Quando sorridi lo sei gia'

      Ciao :-)

      Gio

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  2. se dicevi la terza giuro che smettevo di seguirti.
    :P
    ciao ^_^

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Graziedi essere passato/a...
Buona Vita da Magnoli@.