sabato 15 febbraio 2014

quando sei martello batti quando sei incudine statti

E' così difficile il distacco, la voglia incontrollabile di un contatto, la forzatura di non doverlo avere.
Indietreggiare contro la propria volontà su quella strada che sembrava lineare e sulla quale potersi confrontare, riscoperta a senso unico, finita, e all'orizzonte un muro insormontabile.
E questa mio Essere che si oppone, che soffre perchè impotente dinanzi all'incomprensibile.
E mi chiedo dove sia l'errore?
Stasera dopo aver letto un suo scritto provo anche la sensazione di cavia, sono un caso fra tanti, servito a riassumere concetti sulle donne.
Magari avro' un numero, saro' stata catalogata?
Assurdi pensieri forse?
Collezionista di casi femminile provati e sperimentati?
Continue risposte che non troveranno mai la via per incontrare le mie domande?
Non è così che funziona tra persone, dove si trova la tanto decantata comunicazione tra i sessi, il tanto ammirato dialogo per relazionarsi in questo cazzo di mondo.
E  quando sei martello batti quando sei incudine statti dicevano i miei nonni.
Ma io non sono il martello.
Quanto fa male tutto questo silenzio

7 commenti:

  1. "Madamina, il catalogo e' questo" ... conosci quest'Aria del Don Giovanni?

    Io l'odio ...

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  2. oh cavolo non la conoscevo!!!!
    SE TU L'ODI A ME PERO' FA PENA

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  3. ma, mi chiedo, se hai sbagliato nel giudicarlo, se hai sbagliato a fidarti di lui, perchè ancora ci pensi? perchè in fondo speri che ci sia un'altra spiegazione?

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    1. forse perche' non mi va di accettare un ennesimo mio errore se davvero l'abbia poi commesso...
      forse perche' mi toccato lì dove era proibito e non parlo di sesso .....non so come sia accaduto , ecco, ma c'è riuscito

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    2. mah ... nell avita di errori se ne commettono tanti, ed è già importante riconoscerli ed imparare da essi

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Graziedi essere passato/a...
Buona Vita da Magnoli@.