Vorrei dire anzi scrivere tante cose, Dio solo sa che immenso contenitore è il mio dentro: di bontà, di delusione, di rabbia e quant'altro.
Una parte di me è debilitata dalle spiegazioni che non trova, che non riceve e che non esistono.
Un'altra parte si sta curando con i piccoli passi, le piccole gioie e le piccole speranze.
L'ho già detto il caldo non mi aiuta, il mal di schiena mi rende irascibile, quel che manca mi getta nel panico. Eppure questa vita continua, ovviamente non si ferma. Non può, non è concesso, e io lo so.
La vita è il mistero più grande che si dipana ai nostri occhi, l'amore quello più semplice, quello che va oltre la vita stessa.
I. non c'è più da 5 anni e a me manca.
Sono cambiata così tanto da quando è assente e se ci fosse una radiografia capace di dimostrarlo ve ne darei prova. Sebbene sia venuta una volta (esperienza mistica) a portarmi saggezza e consapevolezza, poichè io la invocai sul suo letto di morte, ancora non riesco a farmi una ragione di tutta la sua vita, del suo dolore, della sua sofferenza di una salute particolare che la privò dell'amore e di molte attenzioni; così come non mi do pace per la mia di vita che non decolla per le sue emozioni contrastanti, e che mi fanno rinnegare l'Anima che sono. Ecco un giorno, quando venne I. mi parlò di come non aveva capito nulla di questa vita e se avesse ben compreso il valore avrebbe vissuto diversamente, giacchè gli occhi della vita che è oltre la vita sono occhi veri, quelli di questa vita sono tutt'altro.
Venne per dirmi che mi era vicino, che chi mi guidava era cosa buona e che il bene è la cosa più forte è unica che ci è permesso conoscere e va oltre la morte stessa.
Mi danno spesso, nel silenzio del mio cuore, perchè non mi sforzo di sviluppare abbastanza quell'intelletto che sia capace di farmi vedere le cose effettive per quelle che sono e non per quelle che appaiono.
Mi manca la mia parte spirituale, quella che mi permetteva di sperare per lei e per me: quella che sto lasciando morire per l'immensa delusione che dentro provo.
Ecco questa è l'unica positività del caldo, mi anestetizza rendendo tutto strano, surreale e così mi addormento senza pensare a nulla che non sia la brezza fresca che accarezza la mia pelle.
Attimi di riflessione: chi siete voi e tutto cio' che mi circonda? ma sopratutto che senso ha per me?
Una parte di me è debilitata dalle spiegazioni che non trova, che non riceve e che non esistono.
Un'altra parte si sta curando con i piccoli passi, le piccole gioie e le piccole speranze.
L'ho già detto il caldo non mi aiuta, il mal di schiena mi rende irascibile, quel che manca mi getta nel panico. Eppure questa vita continua, ovviamente non si ferma. Non può, non è concesso, e io lo so.
La vita è il mistero più grande che si dipana ai nostri occhi, l'amore quello più semplice, quello che va oltre la vita stessa.
I. non c'è più da 5 anni e a me manca.
Sono cambiata così tanto da quando è assente e se ci fosse una radiografia capace di dimostrarlo ve ne darei prova. Sebbene sia venuta una volta (esperienza mistica) a portarmi saggezza e consapevolezza, poichè io la invocai sul suo letto di morte, ancora non riesco a farmi una ragione di tutta la sua vita, del suo dolore, della sua sofferenza di una salute particolare che la privò dell'amore e di molte attenzioni; così come non mi do pace per la mia di vita che non decolla per le sue emozioni contrastanti, e che mi fanno rinnegare l'Anima che sono. Ecco un giorno, quando venne I. mi parlò di come non aveva capito nulla di questa vita e se avesse ben compreso il valore avrebbe vissuto diversamente, giacchè gli occhi della vita che è oltre la vita sono occhi veri, quelli di questa vita sono tutt'altro.
Venne per dirmi che mi era vicino, che chi mi guidava era cosa buona e che il bene è la cosa più forte è unica che ci è permesso conoscere e va oltre la morte stessa.
Mi danno spesso, nel silenzio del mio cuore, perchè non mi sforzo di sviluppare abbastanza quell'intelletto che sia capace di farmi vedere le cose effettive per quelle che sono e non per quelle che appaiono.
Mi manca la mia parte spirituale, quella che mi permetteva di sperare per lei e per me: quella che sto lasciando morire per l'immensa delusione che dentro provo.
Ecco questa è l'unica positività del caldo, mi anestetizza rendendo tutto strano, surreale e così mi addormento senza pensare a nulla che non sia la brezza fresca che accarezza la mia pelle.
Attimi di riflessione: chi siete voi e tutto cio' che mi circonda? ma sopratutto che senso ha per me?
questo caldo rende le giornate più fragili...
RispondiEliminama passerà!
ciao!!!
mah chissa!!!
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