Mi duole la schiena e il ginocchio, sono stanca mentalmente.
Avrei bisogno di un massaggio e di un sollievo in genere poiché è un periodo decisamente difficile, vi dico solo che in pieno centro in Capitale evitò di uscire e passo il mio tempo tra libri e finestra a guardare i gabbiani semmai ad ascoltarli.
Ieri sono andata al paesello per le votazioni e al ritorno l'imprevisto assurdo mi ha colpito e stecchito.
Ci fanno scendere subito tre quarti d'ora (pure meno) in una stazioncina causa guasto elettrico. Ci dicono che fuori troveremo pullman messi a disposizione per raggiungere Latina da dove poi prendere treni per la Capitale.
Scendiamo in mille - stima calcolata da controllori in base ai posto a sedere più tutti quelli in piedi- usciamo dal treno, non troviamo i pullman.
Mi dico: bene!!
Aspettiamo un'ora, chiamano i carabinieri, vigili e protezione civile. Il sole c'era, il bar era chiuso, i distributori di acqua assaltati.
Arrivano i primi pullman (finalmente) dopo accese discussioni per il ritardo, addirittura i vigili ci dicono che gli aiuti per risolvere l'imprevisto sono ritardati dalle votazioni, li onoriamo con una splendida ola di "andate a fanculo".
Iniziano a salire le persone, mi accorgo che molta della gente si sposta più all'esterno ancora della stazione, decido di velocizzare il passo per tentare di prendere prima un posto. Mi riesce. L'autista si fa avanti pian piano tra la folla per raggiungere lo spiazzale per la manovra di retromarcia.
Mi Dio!!! Viene linciato a parole, con la bava ai denti da alcune persone (donne, certe volte sappiamo davvero rompere il caxxo) che pretendevano che scendavamo perché secondo loro eravamo saliti per prima - in verità chi caxxo non le ha fatte andare più avanti nel parcheggio a loro come abbiano fatto noi altri?- una toscana si affaccia dal finestrino e ribatte con altri insulti, io non riesco ad afferrare dal finestrino una bottiglia di acqua dalla protezione civile, da poco arrivata: ho paura mi possano mordere il braccio.
Il caos più totale i carabinieri non sanno come fare a spostare due donne inferocite, optano così per la retromarcia sulla strada della venuta. Due pullman vuoti lo fanno, il mio era zeppo, ci mancava solo l'olio ed eravamo sardine, tenta, ci riesce.
Intanto bestemmio silenziosamente le mie amiche quando mi sottolineano che mi porto litri di acqua dietro. Ho la bocca asciutta, maledico le votazioni perché potevo non partire proprio e restare a Roma.
L'autista viene applaudito, lui, gasato sgomma ...(santiddio fammi arrivare a Latina ti prego) e inizia a correre come portasse una 500. Temo che sia un folle. Rinviene, decelera viaggia nella norma.
Arriviamo a Latina e Boh non capisco più nulla.
Sono fuori, in parte pareva finita.
Sono nel treno per Roma.
Sono viva, ma sono assetata, compro del gas (bibita gassata), lo bevo, salgo sull'autobus.
Dopo cinque ore e mezza arrivo a destinazione e di solito ce ne metto due.
Tra 15 giorni ci sta ballottaggio: andate a cagare tutti. E come diceva mia nonna a cagare al mare cosí se la porta l'acqua.
Di domenica è troppo una missione viaggiare.
Amen!!
Scesi dal treno |
L'attesa |
Aspettando acqua |
Il primo pullman |
Perdonatemi ma sto perdendo colpi con sintassi e grammatica, post troppo lungo non mi va di correggere
vedi, la democrazia non è sempre cosa positiva!
RispondiElimina:P
EliminaChi e'li'per lavorare, sia un vigile, un macchinista o un autista, non ha colpe.
RispondiEliminaQuesto non giustifica certe situazioni che capitano.
EliminaQuesto non giustifica certe situazioni che capitano.
EliminaCome se votare facesse differenza alla fine. Nemmeno i deportati hanno avuto disagi così per arrivare
RispondiEliminaInfatti non ha fatto differenza a parte esercitarmi per quando sarò io immigrata.
EliminaAl centro di Roma.. un caffettino a quando?
RispondiEliminaMi sto obbligato a qualche ora d'aria il giovedì...giorno libero.
EliminaOMMIODDIO io sarei morta per la paura di restare schiacciata.
RispondiEliminaMa fanculo il ballottaggio, che si ammazzino tra di loro!