lunedì 2 maggio 2016

Page 79: incostanza

La società mi violenta, ricordandomi ogni momento la mia incostanza.
Sono infastidita da me stessa, dai miei pensieri, dalle mie azioni a metà.
È una vita che tento di recuperarmi, ma non vi è soluzione.
Gradirei soccombere una buona volta, ma anche in questo perdo la costanza, all'improvviso un' illusione prova a darmi speranza. E io perdo solo tempo.

10 commenti:

  1. la prima riga è in realtà una frase dura ma bella.

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  2. Essere lunatiche e inconstanti nei sentimenti e nelle sensazione fa veramente saltare i nervi. Purtroppo è un percorso molto lungo quello verso la stabilità (che come valore assoluto secondo me non esiste).

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    1. Qualcosa di simile alla stabilità però può esistere.

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  3. Sei giovane, negli anni ti pentirai del tempo perso in questi pensieri tristi.

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    1. Non sono poi così giovane.....
      Sono molto consapevole di questi pensieri tristi Sara altrimenti non ne scriverei. cio' di cui mi pentirò è l'incapacita' di abbattere i miei limiti altamente invalidanti.

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  4. Mi pace come è scritto... e mi fa sorridere (amaro), ma non so commentare questo tuo pensiero.

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    1. Ci sono tante cose non commentabili di me e della mia vita, quindi sei giustificato, tranquillo!!

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  5. Magnolia, la societa' se ne frega di tutti noi se non, in genere, per l'utilita' che ne puo' ricavare.
    Attenzione, non c'e' alcun giudizio moralisticheggiante, anzi, e' giusto che sia cosi'.
    Pero' bisogna saperlo, non dimenticarlo.
    Quindi sei solo tu che devi arrivare all'autodisciplina perche' sei l'essere piu' importante per te. Gli altri, a parte alcuni affetti, non hanno riguardi nei tuoi confronti.

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Buona Vita da Magnoli@.