domenica 23 febbraio 2014

mi porterò

Mi fa male lo stomaco e nonostante ciò mi sto abbuffando di schifezze. Un modo per soffrire e tamponare il solito dolore "dentro". La mia vita non decolla per mia incapacità o forse perchè è così che deve essere: credo sempre ci sia un senso a tutto e che il karma sia la verità universale.
Tra due settimane ho deciso di partire andrò in Romagna in una località balneare a cercare lavoro stagionale  e/o non, insomma quel che c'è, quel che viene. Proverò a ripartire da zero, sperando di non vomitare per strada, questa vita mi fa troppo schifo, cazzo!! non  vi vedo nulla di piacevole almeno per me.
Mi portero' dietro i miei fallimenti perchè quelli ho collezionato,
mi portero' dietro le delusioni di una famiglia che negli anni si persa e di cui non sono più fiera
mi portero' dietro la solita idea di amore verso me stessa che manca,
mi portero' dietro questo corpo che rifiuto dall'età della ragione e vedro' di sottoporlo alla massima fatica,
mi portero' dietro la mia Fede ormai ridotta a brandelli,
mi portero' dietro sicuramente dei vestiti per non andare nuda ahimè rispetto il mondo e non voglio traumatizzarlo :-) .
Ho deciso di tuffarmi in un luogo che non conosco e che sopratutto mai avrei pensato di calpestare, quindi se proprio andra' male almeno non era uno dei miei sogni. Nel frattempo ho deciso di riprendere la lettura e magari finalmente butterò le basi del mio primo romanzo, modo sicuro per impegnarmi e tenere lontano gli uomini dalla mio cuore, ancora troppo confuso.

mercoledì 19 febbraio 2014

antilope impazzita

Ho perso molti, troppi, anni a rincorrere la mia testa, fatta di pensieri costanti sull'insensatezza del mio essere.
Ricerca la mia senza fine di quell'Amore giusto che manca dalla mia venuta al mondo.
Onnipresente voglia di sentirmi nel posto giusto.
Come si fa  a volersi bene.
Come si fa ad invertire la rotta, a togliersi la maschera e sentirsi liberi, da quel peso che si porta nel cuore.
E' nella seduzione che ho cercato la soluzione,
attraverso lo sguardo dell'uomo passava il prezzo da pagare per sentirmi meglio. Ma il tutto mi ha fatto più male che bene desiderata e non amata (o forse, dico forse, amata solo una volta, ma finita male).
Ed è sempre l'Amore che sfugge, è lo fa come un antilope impazzita, imprendibile mentre io resto a guardare.
Ed è nel mio guardare che spero ritorni a passare..

sabato 15 febbraio 2014

quando sei martello batti quando sei incudine statti

E' così difficile il distacco, la voglia incontrollabile di un contatto, la forzatura di non doverlo avere.
Indietreggiare contro la propria volontà su quella strada che sembrava lineare e sulla quale potersi confrontare, riscoperta a senso unico, finita, e all'orizzonte un muro insormontabile.
E questa mio Essere che si oppone, che soffre perchè impotente dinanzi all'incomprensibile.
E mi chiedo dove sia l'errore?
Stasera dopo aver letto un suo scritto provo anche la sensazione di cavia, sono un caso fra tanti, servito a riassumere concetti sulle donne.
Magari avro' un numero, saro' stata catalogata?
Assurdi pensieri forse?
Collezionista di casi femminile provati e sperimentati?
Continue risposte che non troveranno mai la via per incontrare le mie domande?
Non è così che funziona tra persone, dove si trova la tanto decantata comunicazione tra i sessi, il tanto ammirato dialogo per relazionarsi in questo cazzo di mondo.
E  quando sei martello batti quando sei incudine statti dicevano i miei nonni.
Ma io non sono il martello.
Quanto fa male tutto questo silenzio

giovedì 13 febbraio 2014

no io non posso......

E che questa mia rabbia non si  trasforma si sta solo alleggerendo lentamente, un po', lasciando il posto alla delusione e non all'orgoglio come sempre mi accadeva.
E come se quel muro immenso issato per tenermi lontana abbia lasciato qualcosa di incompiuto, incapace di farmi dare un taglio definitivo.
Forse non voglio accettare di essermi sbagliata.
No io non posso essermi dedicata a qualcuno vuoto, superficiale, insensibile.
No io non posso aver frettolosamente valutato, io non vado con il primo che mi eccita se non posso aver nulla in cambio dalla sua mente, dal suo cuore, dalla sua Anima.
No mi rifiuto di credere che il sesso mi abbia a tal punto ubriaca da farmi sorvolare sul senso della persona stessa.
Mi sento stupida, poichè ho concesso, alla carne e quindi alle parole scaturite da una bocca sedotta ,di avere la meglio ( per la prima volta in tutta la mia vita) sulla mia profonda filosofia che passa sempre prima attraverso il conoscersi.
Quello che provo mi infastidisce giacchè non mi appartiene.
Io non so odiare cazzo.
Io voglio comprendere.
Solo questo.
Si puo' essere lontani ma con senso.

venerdì 7 febbraio 2014

riflessione

Ho deciso di lasciar facebook per un po', mi annidero' qui mel mio piccolo spazio, a scrivere, piangere e sorridere. Quindi più tempo tra i blog , più tempo per le confidenze spesso penalizzate dal continuo soggiornare nel social net work più in voga del momento.
Tanto per non cambiare un uomo.
Si un uomo mi ha messo ko, inaspettatamente,sopratutto come persona che come donna -ahimè so di non essere una modella- ma l'anima è cosa diversa, sebbene il  sesso possa risultare maggiormente gradevole nei primi incontri.
Ci sto male, ovviamente, ci sono cose che non si negano alle persone ma si possono negare alle donne.
Ci sto male poiché  conoscendo la mia vita si ripete  ciò che mi attrae si allontana, e ciò che mi da disgusto si avvicina e questo mi priva del piacere di vivere reprimendo spesso la mia natura.
Pare che sia stata messa al mondo per l'opposto lasciando agli altri i miei desideri più grandi.
Pare ancora che non mi spetti mai niente che si mia desiderio, ma che mi spetti al contrario cio' che mi annoia e mi deprime.
Ma che cavolo di vita è così?
Ecco allora mi voglio rannicchiare nei miei pensieri nella mia stanza virtuale a cercar un senso forse inesistente.

prima di quel lunedì

Prima di quel lunedì (27) la mia vita procedeva a singhiozzi, silenziosa nel suo cercarsi soluzioni, altalenante nel suo esprimersi, maledetta nella sua fragilità.
Ma sebbene gli alti e bassi si cedevano il passo io camminavo cercando di non arrestarmi. Ma son precipitata in una superficialità imperdonabile, in una maniera inaspettata e per di più su un burrone che credevo diverso ahimè!! che credevo una pianura.
Ma io su quel terreno mi ci sono fatta davvero male e il peggio che non mi ero preparata.
Mai avrei pensato che io donna nel suo crearsi così difficile negli anni, venissi trattata da " zoccola" ma anche "troia" in una maniera tremendamente chiara e lucida, e così rifiutata nella sua persona in quanto riflesso della carne che ispirava.
E un chiodo fisso ormai questa sensazione di essere sbagliata che ritorna violenta come un lupo che attacca le pecore.
Ero adolescente quando cercavo lo sguardo di ammirazione mai trovato, sono adulta e cerco tutt'altro e essere trattata da malafemmina mi ferisce molto quando di gioco intimo non si tratta.
E delusa devo rialzarmi, benché "lui" il precipizio ripido su cui si è consumata la mia caduta  sia ancora un chiodo fisso per il suo esser distaccato nonostante le innumerevoli confidenze.
Domande che cercano invano risposte.
Risposte 1000 che si formulano vere o forse false  nella mia mente ormai inadeguata, ormai arrabbiata.


martedì 4 febbraio 2014

il sesso, il tempo, la sconfitta

Se il sesso in verità fosse l'ultima spiaggia e non la prima quando un uomo e una donna si incontrano per la prima volta?
E se il sesso fosse l'arma di distruzione dei rapporti più belli, interessanti e inaspettati?
E se il sesso chiudesse invece di aprire porte per cui ne valga la pena?
E se invece ....
e se invece .....
e non ne posso piu' ecco di  frullarmi il cervello pensando che quel sesso potrebbe essere stato il comportamento sbagliato per eccellenza  e che per questo abbia poi perso il senno cedendo alla superficialità di pensieri fuori luogo, fuori tempo, fuori me. Fuori.
E non vi riesco nemmeno a pensare a quegli attimi di passione per quanto il dopo abbia preso il sopravvento, diventando il tormento più grande delle mie giornate.
E quella essenza sfuggita e meritevole di immense attenzioni lascia in me la sensazione più amara di essere inadeguata.
E tu nemico tempo severo in certi momenti, hai misurato infelice poche gocce di te per noi soffocati già dall'arsura di pensieri ipotetici in cerca di chiarezza e forse di correttezza.
Odio la pochezza a volte del tempo spesso disumano, la voglia incontrollabile della carne , la fragilità sottile dei cuori.
Odio ciò che mi confonde, che mi prima della mia lucidita' per cogliere il senso dell'altro.
Odio quel senso di sconfitta che provo, quando il comunicare non sarebbe mai abbastanza.