sabato 28 aprile 2012

rimborso

Non riesco più a pensare, una sorta di vuoto aleggia intorno a me. Ci sono momenti in cui bisogna soltanto aspettare, solo che io è una vita che aspetto. Non muoversi mai verso una direzione ma solo in senso circolare distrugge ogni cosa, anche la mente più flessibile alla fine si piega. E come un can che si morde la coda o come spesso accade a me : il passato che ritorna  e la giostra che ripete il giro.
Se c'è un modo per torturare qualcuno con un passato poco accettabile è rimembrargli ogni volta che avanza, le vecchie tappe, gli errori e le cadute.
Un giorno lessi, non ricordo nemmeno dove, un simile concetto: << Sei stato quel che sei stato. Ora metti un punto, volta la pagina e ricomincia da zero. Ricreati. >> , ma per me questo è incredibilmente impossibile. Cio' che mi angustiava e mi metteva in disperazione anni addietro esiste esattamente ancora oggi. Ci sono cose che si protraggono infinitamente fino a consumare, sono come un tatuaggio indelebile che si pagherebbe profumatamente per poterlo togliere. Non lo so perchè soluzione non trovo, ogni cosa è sempre un illusorio palliativo. E io non riesco a vivere, non riesco ad andare avanti e il tempo mangia la mia vita il mio probabile divenire.
Mi chiedevo allora se mai ci fosse un rimborso per una vita che non riesce a decollare.
Se mai ci si potesse accordare con il Creatore su un reso come accade per le merci  avariate.
Mi chiedo forse come si potrebbe proseguire nonostante le delusioni.

giovedì 26 aprile 2012

naufraga

Provare a trovare un senso,
pur sapendo di non averlo affatto.
Rincorrere la speranza che fugge,
soffermarsi a pensare,
illudersi di potercela fare.
Cadere nel mare e galleggiare stanca 
verso un'isola che manca.
Naufraga senza una via 
osservo silenziosa questa vita.
Insospettabile cammino dell' Anima mia.

domenica 22 aprile 2012

... e capita!

E capita che,
all'improvviso  si spengano i sogni, cali la speranza
e quel che poteva essere smette di avere ogni suo senso.
Ogni notte diventa attesa lunga dove l'insonnia calpesta ogni forza.
E ci si chiede fin dove si dovrà arrivare prima del volo finale.
La vita è tanto strana e non la si puo' governare,
va capita, sicuramente accettata, qualche volta combattuta,
anche se non sempre si riesce a darle un'impronta.
Intento un'impronta propria: fatto del profumo che ci appartiene
e che da noi si emana nell'aria.
E i giorni passano, misurano il tempo che amico non sarà mai
e si prova a sopravvire, e si prova a camminare.
Sono vuota, guardo dentro e non c'è niente, guardo le stelle e chiedo perchè?
Respiro quasi affannosamente dal sorgere del sole fino al suo calare, mi osservo mentre barcollo nei luoghi che mi hanno vista bambina felice, adolescente insignificante e donna disperata. Ma per tutto si paga un prezzo e la donna lo sa e la bambina non ha nessuna colpa che ha rubato sorrisi che non verrano piu' restituiti. E fuggono tra le dita le palline scure o colorate di una preghiera lontana che urla silenziosa la salvezza di un'Anima che stanca attente una gloria inesistente.
Forse stasera riusciro' a dormire, domani sara' un'altro giorno, un Angelo verra' mai a consolare il mio cuore?

mercoledì 18 aprile 2012

vita mia

Vorrei poter scrivere diversamente su di me e sulla mia vita, ma mi accorgo che non è possibile. Un'energia esterna a me mi spinge ogni volta verso luoghi sbagliati e su vie che fanno male.. Il mio corpo riesce sempre a superare la volontà della mia Anima: piccolo tesoro racchiuso in una immensa gabbia inaccettabile. Le notti sono ormai troppo lunghe da molti mesi solcate raramente da impercettibili fiammelle di luce a cui pare non riesca più ad aggrapparmi. La vita diventa più che mai violenta psicologicamente per il mio cuore e la mia mente, al punto tale che pur potendo  evitare un ostacolo vi finisco contro rompendomi tutta. I sogni che hanno caratterizzato la mia positività di adolescente sono in frantumi nel fondo di un vecchio cassetto impossibile da aprire. I miei propositi affogati nel fango dei malati affetti. Le mie forze deviate da un contesto che sento non mi riconosce nemmeno come sua minuscola parte. E' un vortice che non si ferma questa vita che si sviluppa sempre opposta a me, al mio essere e al mio pensare. Una barca in mezzo al mare che non risponde ai miei comandi e che inevitabile va alla deriva, nonostante per qualche miglia abbia provato a prendere il largo. E mi chiedo dove finirò e se mai un posto per me ci fosse in questo mondo attualmente così contrario al mio divenire. Incomincio ad esser stanca a tenere testa alle onde che mi rimandano indietro, godendo della mia fragilità a riprendere ad andare. Forse il mare è qualcosa di troppo grande per me, forse un' isola per me potrebbe non esserci.

giovedì 12 aprile 2012

il perfetto dongiovanni

Lo avevo intuito, poi scoperto e con il tempo confermato: lui seducente uomo passionale entrato nella mia vita un anno fa con perfette frasi di circostanza e di seduzione era ed è un dongiovanni a tutti gli effetti. In verità pensavo che qualcosa potesse cambiare, che quello che avevo trasmesso avesse impresso un nuovo modo di vedere l'amore, il sesso e la passione, ma invece no. Ci sono uomini che senza donne proprio non riescono a stare e non chiudono occhio se non ne toccano una. Certo non dico che bisogna restar soli per tutta  la vita ma almeno per qualche tempo si,  sopratutto dopo che una delle tante donne conquistate  a parer del donnaiolo sembrava esser importante, unica, mai incontrata prima e per la quale forse valeva la pena distruggere pure tutto il resto  costruito in tanti anni di fatiche psicologiche e sociali. Ma si sa esiste la filosofia del chiodo scaccia chiodo che molti adottano credendo sia essa la strada piu' semplice senza sapere che di certo risolutiva potrebbe non essere. Ancora che questo affascinante dongiovanni avesse poco dopo la nostra storia già trovato nuova compagna  in un certo senso era da me visto di buon occhio per vari motivi che non sto qui a mensionare ad eccezione di quello  di un'amicizia, nonostante lui , finendola per mescolare ai soliti vecchi discorsi smise per un po' di farmi desiderare. Un lungo periodo di pausa ha indotto me a rivalutare un ritorno ad un contatto mentre nel frattempo di ricevere una risposta sul perche' fosse difficile anche solo un normale  dialogo vengo  a conoscenza di una ennesima fiamma con cui interagisce attualmente. Ovviamente niente da dire a parte la cosa piu' irritante  e forse deludente  che  in vacanza sono andati nello stesso posto dove andammo noi.... cio' ha alimentato la mia rabbia alla sola ipotesi che anche con me avesse ripetuto una routine gia' ben sperimentata. Mi sento stupida e, non so piu' quanto ne potrebbe valer la pena anche un'amicizia. Uffa!! continuano le altalenanti mie esperienze ricche sempre di centomila confusioni. Grrrr...Grrrr.